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La caduta della Repubblica di Venezia

La fine della Serenissima – 1 Parte

La caduta della Repubblica di Venezia

Prima parte

Presentiamo al pubblico di Marca Aperta le vicende che hanno caratterizzato la caduta della Repubblica di Venezia, con due articoli molto interessanti e inediti.

Ripercorriamo gli ultimi anni della Repubblica di Venezia, ricordata da tutti come la Serenissima, una repubblica che ha segnato il suo tempo che va dal 700 al 1800, come anni di pace e prosperità e che ha esteso la sua egemonia sul suolo fermo o Terraferma.

Un periodo storico importante e denso di avvenimenti, dove le caratteristiche della città di Venezia hanno fatto nascere e crescere la cultura in ogni campo. La Serenissima rimane per tutti, una repubblica di pace e fortuna per tutte le terre che comprendeva la sua vasta egemonia.

La caduta della Repubblica di Venezia

Le vicende che hanno portato alla caduta della Repubblica di Venezia sono strettamente collegate alla Rivoluzione Francese iniziata il 14 luglio 1789 a seguito della presa della Bastiglia a Parigi e della conseguente Dichiarazione dei Diritti dell’uomo. Le fasi che si susseguono alla fine della Serenissima sono molto travolgenti e convulse: ci limitiamo a prendere in esame gli episodi che servono a capire la caduta della repubblica.

Dopo la presa della Bastiglia, nella primavera del 1796, il condottiero Napoleone Bonaparte, all’età di soli ventisei anni, intraprende la Campagna d’Italia. Anche se di giovane età, Napoleone Bonaparte, era già comandante in capo dell’armata francese, e inizia la prima Campagna d’Italia con una serie di pressanti vittorie sul campo. Nel maggio del 1796 Napoleone entra vittorioso a Milano e avvia una progressiva e inarrestabile occupazione che dilaga nei territori confinanti con lo Stato di Milano. I confini più a Ovest della Repubblica di Venezia sono i primi a essere attaccati da Napoleone, non nascondendo il suo scopo di raggiungere i territori veneti. Nella seconda metà di giugno, a seguito dell’armistizio tra Napoleone e il Re di Napoli, siglato nelle campagne bergamasche a ridosso dei confini con la Serenissima, le truppe napoletane in aiuto a quelle francesi avevano posto il proprio campo militare a pochi chilometri da Bergamo, in attesa di ordini superiori.

Gli anni di Napoleone

Dopo gli anni della Repubblica di Venezia, questo periodo storico è stato per le popolazioni del Nord Italia denso di povertà e miseria perché le truppe del Re di Napoli e di Napoleone, avviano un’interminabile serie di confische di vettovaglie e mezzi di sussistenza, mettendo in ginocchio gli insediamenti rurali del territorio.

Venezia, di fronte a queste provocazioni rimane inerme, tanto che i confini più lontani da lei non erano stati messi nelle condizioni di difesa: quindi non essendoci il supporto militare fisso, i territori stavano per essere lasciati nelle mani delle truppe francesi e napoletane. E’ interessante riportare uno dei messaggi inviati a Venezia dal Capitano delle milizie venete di stanza a Bergamo: “… e in qualunque aspetto si siano, sono sempre moleste le soldatesche straniere, e molto più lo saranno standovi inattive; poiché facilmente vi si introducono la indisciplina, e l’audacia.

La fine della Serenissima

Oltretutto l’atmosfera che si respira in Terraferma è la totale impotenza dei veneti di fronte ai nuovi invasori. Le truppe francesi continuano di vittoria in vittoria ad avvicinarsi a Venezia, conquistando tutte le città della Terraferma. Essi non si limitano alla conquista delle città, ma anche al controllo, inviando nelle città più importanti i cosiddetti “picchetti di guardia” che si affiancano alle autorità comunali per le direttive operative.

La Repubblica di Venezia è un chiaro esempio di affermazione e sviluppo della comunità che ha lasciato una bella storia di conduzione generosa e altruista. Purtroppo, la storia con il suo progredire termina e parte con nuovi periodi. Qui abbiamo voluto presentare, in prima parte, quello che è successo all’epoca e mettere a conoscenza cose che forse sono scontate.

 

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