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Germania – Libro di Fischer

La Germania e la distruzione Europea – Libro di Joska Fischer.

In Germania è un libro bomba. Lo ha scritto il figlio di un macellaio che ricorda alla Merkel quando l’Europa dimezzò i debiti di guerra alla Germania.  La domanda fondamentale che il libro di fa, ma che tanti si fanno in questoperiodo, è questa: l’Europa fallirà? Non ci sono certezze, ma la Germania sta dando un forte aiuto, secondo questo nuovo libro che verrà presto tradotto in Italiano.

Joschka Fischer, ex ministro degli Esteri tedesco, leader dei verdi, nel suo libro, di recente arrivato in libreria in Germania, fa un pesante atto di accusa contro le “politiche di euro-egoismo” che la Germania, la sua Cancelliera Angela Merkel ed il suo ministro delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, stanno portando avanti.  La politica tedesca viene definita dall’ex leader dei verdi come la politica dell’ognuno per sé.

La tesi di Fischer

Libro di Joschka Fischer

Libro di Joschka Fischer.

L’euro era stato progettato per il bel tempo, per la stabilità economica e politica. Poi però la bolla immobiliare americana e la crisi  subprime hanno colto l’europa impreparata, perché molti politici europei non ne hanno capita la portata. Un anno dopo il crash continuavano a parlare di «crisi americana». Fischer, nel libro sostiene che la crisi greca era già iniziata. E nell’autunno caldo del 2008, Angela Merkel si rese responsabile di una decisione che contribuì secondo l’ex ministro degli Esteri ad accelerare il disastro finanziario: rifiutò una soluzione comune europea e fece sprofondare la Grecia nel caos.

Il libro di Fischer sostiene che la austerità imposta dalla Germania è devastante, perché ha imposto ai Paesi del Sud Europa una pesante deflazione interna dei salari e dei prezzi. Chi fa le spese della crisi sono i lavoratori con stipendi sempre più bassi. Serve ora una «soluzione comune per tutti i debiti pregressi ma la Germania nega quest’opzione e così facendo condanna Gracia, Spagna e Italia a non uscire mai dalla crisi a causa dei debiti. Fischer accusa la Germania di avere la memoria troppo corta e non ricordare il proprio passato recente.

Nel libro Fischer scrive che la Germania ha dimenticato la Conferenza di Londra del 1953, quando l’Europa le cancellò buona parte dei debiti di guerra. «Senza quel regalo – scrive l’ex ministro tedesco nel suo libro – non avremmo riconquistato la credibilità e l’accesso ai mercati. La Germania non si sarebbe mai ripresa e non avremmo avuto il miracolo economico».

Titolo del libro

Il titolo del libro parla chiaramente di fallimento europeo. Bisogna prepararsi seriamente alla fine del progetto europeo. L’ex ministro degli Esteri tedesco lo scrive nel suo nuovo libro ed anche nel titolo: Scheitert Europa? cioè l’Europa sta fallendo? (Kiepenheuer & Witsch editori). Se L’europa e la Bce avesse seguito le obiezioni dei tedeschi a quest’ora l’euro non esisterebbe più. Il più grande pericolo per l’Europa attualmente è la Germania.

Germania 1953

La Germania ha dimenticato la Conferenza di Londra del 1953? La Germania è fallita due volte durante il Novecento (nel 1923 e dopo il 45). A Londra nel 53 sono stati condonati i debiti tedeschi di due guerre mondiali per darle la possibilità di ripartire. Tra i Paesi che decisero allora di non schiacciare la Germania c’era l’Italia di De Gasperi e anche la povera Grecia, uscita dalla guerra con enormi danni da parte delle truppe tedesche (strade, ponti, industrie distrutti).
La Germani aveva un debito di guerra che dopo il 1945 aveva raggiunto i 23 miliardi di dollari. Un debito colossale, il 100% del Pil tedesco. La Germania non avrebbe mai potuto pagare i debiti per le due guerre. I Paesi europei decisero di cancellare metà del debito, mentre invece l’URSS ottenne il pagamento dei danni di guerra al 100%.

Il 24 agosto 1953 ventuno Paesi (Belgio, Canada, Ceylon, Danimarca, Grecia, Iran, Irlanda, Italia, Liechtenstein, Lussemburgo, Norvegia, Pakistan, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Repubblica francese, Spagna, Stati Uniti d’America, Svezia, Svizzera, Unione Sudafricana e Jugoslavia), con un trattato firmato a Londra, le consentirono di dimezzare il debito del 50%, da 23 a 11,5 miliardi di dollari, dilazionato in 30 anni. In questo modo, la Germania poté evitare il fallimento. L’altro 50% avrebbe dovuto essere rimborsato dopo l’eventuale riunificazione delle due Germanie.

Germania 1990

Nel 1990, con la riunificazione, altro rischio fallimento per la Germania. L’allora cancelliere Helmut Kohl si oppose al pagamento del restante 50%.  Italia e Grecia dettero il loro assenso. La Germania, grazie a questi sconti, ha finito di pagare i debiti di guerra relativi al trattato del 1953 nell’ottobre 2010: ultima tranche di 69,9 milioni di euro, ma avrebbe dovuto pagare debiti per altri 50 anni.

Germania - Fischer

Germania – Fischer leader dei verdi.

Joska Fischer – Chi è?

In Germania la famiglia di Joska Fischer arriva dalla Ungheria tedesca, ma poi la famiglia si trasferì a Langenburg in Hohenlohe. Nella prima adolescenza Fischer è stato un chierichetto a Oeffingen, non ha finisto la scuola ed ha fatto mille lavori.  Dal 1967, Fischer è impegnato nel movimento studentesco e nella opposizione extra-parlamentare (APO). Ha vissuto dal 1968 a Francoforte sul Meno dove ha lavorato nella Casa Editrice New Criticism e in una libreria del centro che offriva letteratura prevalentemente di sinistra.

Come leader dei verdi arriva in alto, fino ad incarichi di governo: è stato Ministro degli Affari Esteri della Germania e Vice-Cancelliere nel Governo di Gerhard Schröder dal 1998 al 2005. È un membro di spicco dei Verdi tedeschi ed è stato tra i protagonisti delle proteste studentesche del ’68 in Germania. Abbandonata la politica attiva, dal giugno del 2009 siede nel board della società che costruisce il gasdotto Nabucco. È membro del “Gruppo Spinelli” per il rilancio dell’integrazione europea.

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