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Maria Cristina Martini Fontanelle romane

Maria Cristina Martini: Fontanelle romane

MARIA CRISTINA MARTINI ANIMA DI MMC EDIZIONI

Una casa editrice romana ci fa scoprire i dettagli meno noti di una città immortale.

  • Oggi intervistiamo l’autrice ed editrice del libro “Fontanelle romane”, Maria Cristina Martini. Come mai questa doppia veste?

Ho sempre amato scrivere, sin da quando ero bambina. Poco alla volta quello che era un semplice hobby si è trasformato in una vera e propria attività come giornalista e, data la mia contemporanea esperienza giovanile sia nel mondo del commercio sia in quello della grafica, ho deciso di tentare la strada editoriale. Ho iniziato nel 1994 con un periodico telematico, diffuso su BBS quando ancora Internet non era diffusa in Italia, per poi passare nel 2001 con MMC Edizioni a un settore editoriale più classico, quello del libro cartaceo. Ma appena posso e riesco a ritagliarmi un po’ di tempo mi metto a scrivere, che in fondo è la cosa che amo fare di più.

 

  • MMC Edizioni propone solo libri usciti dalla sua penna?

 

Assolutamente no. Il catalogo è pieno di tanti nomi di autori diversi, alcuni già noti, altri meno. E anche nelle prefazioni possiamo trovare firme importanti. Ma ogni tanto la passione della scrittura riprende il sopravvento e fra gli autori rifaccio capolino pure io.

 

  • Qual è la linea editoriale scelta da MMC Edizioni?

 

Siamo specializzati nella creazione di libri su Roma ma siamo aperti anche a tematiche del tutto diverse quali Musica, Intercultura, Antropologia, Arte. In passato abbiamo prodotto libri su temi di attualità, umoristici e racconti per bambini. Invece ultimamente siamo orientati quasi esclusivamente alla Saggistica.

 

  • Perché ha scelto le fontanelle di Roma come oggetto del suo ultimo libro? Una scelta inusuale se si pensa alla quantità di grandi fontane artistiche che impreziosiscono le piazze di una città come Roma e all’interesse che nutrono i turisti nei loro confronti.

 

Sulle fontane monumentali o anche solo decorative esiste già tanta letteratura. Ho preferito dedicare le mie ricerche a un argomento meno sfruttato, quello delle fontanelle da cui è possibile bere, delle quali spesso gli stessi cittadini romani non conoscono la storia o il significato. Anche altri volumi della collana di cui il libro fa parte (A spasso con la Storia, ndr) sono dedicati alla analisi dei dettagli della città eterna. Abbiamo intere serie che riguardano le targhe, le epigrafi sui palazzi, le edicole sacre.  Portiamo avanti studi e ricerche su quegli elementi o arredi urbani di Roma che spesso passano inosservati quando in realtà caratterizzano tantissimo la città. In questo caso le fontanelle.

 

  • Allude ai cosiddetti nasoni, le tipiche fontanelle romane in ghisa?

 

Nel libro parlo ovviamente anche dei nasoni, che però sono il frutto più recente nell’ambito delle fontanelle e in un certo senso il meno particolare, visto che vengono prodotti in serie. In realtà tra le schede riservate ad ogni singola fontanella e quelle analizzate nella prima parte introduttiva, sono trattate più di 100 fontanelle, una diversa dall’altra, presenti su strada con oltre 200 foto a colori originali. Per motivi di spazio ho dovuto evitare di prendere in considerazione quelle nei giardini.

 

  • L’argomento acqua a Roma, la scorsa estate è risultato di grande attualità a causa della forte siccità. Nel libro si parla anche di queste problematiche o solo di questioni storiche e artistiche?

 

Si parla molto di acqua, dalla creazione in tempi antichi degli acquedotti alla loro distruzione, per arrivare alla loro ricostruzione in epoca rinascimentale per opera dei pontefici, fino alla complessa situazione e gestione dei nostri giorni nonché alla crisi idrica estiva. E poi ho studiato con attenzione quali erano gli acquedotti che in passato rifornivano le fontanelle analizzate e quelli attuali, costituiti da una complessa rete idrica potabile composta da varie miscelazioni di acque diverse. La situazione degli acquedotti è cambiata in maniera radicale.

 

  • Ci conferma che la famosa acqua di Roma è ancora di buona qualità?

 

Direi di ottima qualità. È per l’85% composta da acqua sorgiva e ha caratteristiche chimiche eccellenti. Lo scopo del libro che ho scritto è, in primis, cercare di far conoscere la storia delle fontanelle e far comprendere che sono un bene di tutti che andrebbe maggiormente rispettato e manutenuto. Conoscere il proprio territorio è importante per chiunque. Ma un altro scopo del libro è promuovere l’uso dell’ottima acqua di Roma per ragioni ambientaliste. Un suo maggior utilizzo potrebbe costituire un argine all’inquinamento causato dall’uso sfrenato delle bottiglie in PET, una minor emissione di CO2 causata dalla loro produzione, trasporto e smaltimento. Sarebbe un ottimo modo per sentirsi parte attiva della cultura della sostenibilità in ambito idrico.

 

FONTANELLE ROMANE

Storia e immagini di un arredo urbano di grande utilità pubblica che caratterizza i Rioni e i Quartieri della Capitale

Prezzo: € 35,00

Casa Editrice: MMC Edizioni

 

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