Home / Scienze / Piattaforma Carbonatica Friulana
friuli, fossili, placca
Piattaforma Carbonatica Friulana

Piattaforma Carbonatica Friulana

La Piattaforma Carbonatica Friulana

Il nostro viaggio nelle storia geologica del comune di Mezzomonte (PN) oggi parte parlando di cosa c’è di bello in zone già paesaggisticamente incontaminate e uniche. Perché vogliamo parlare di tale fenomeno: la risposta è da trovarsi nella completa assenza di conoscenza dell’importanza turistica e culturale di quest’area geografica. La presenza di acqua sotto forma di numerose sorgenti e risorgive fa pensare a luoghi non del tutto liberi da trasformazioni nell’arco delle diverse ere geologiche, ma trovare fossili a partire dai 500 metri sul livello del mare è abbastanza inusuale.
Come abbiamo anticipato, tutta la zona denominata Cansiglio-Cavallo è una piattaforma marina chiamata appunto Piattaforma Carbonatica Friulana.

Cos’è la piattaforma carbonatica Friulana?

Una piattaforma carbonatica è un’area marina poco profonda, ad andamento pianeggiante ed estensione variabile, influenzata dall’escursione di marea e costituita prevalentemente da carbonato di calcio originato dall’attività o dalla deposizione post-mortem degli organismi che la popolano. Le acque che troviamo sono di tipo basso marino, calde, limpide e ben ossigenate; le caratteristiche riportate fanno pensare a zone di collegamento tra bacini di acqua molto più profondi perciò lagune, piane di marea, costruzioni organiche e lidi. La conformazione strutturale si può pensare come alte scogliere, fino a 3000 metri, che delimitano i bacini profondi, simile alla Grande Barriera Corallina australiana. Nel Giurassico inferiore (da 200 a 174 milioni di anni fa) la placca continentale Italo – dinarica era formata da un alternarsi di piattaforme e bacini marini profondi, i cui elementi principali erano, da Est a Ovest: Piattaforma Friulana, Bacino Bellunese, Piattaforma di Trento, Bacino lombardo e Oceano Ligure. Certo è che l’aspetto odierno della geografia non sembra riflettere queste caratteristiche marine, ma se ci si addentra nei boschi e conifere si trovano facilmente prove di tale evoluzione. Non si vuole scadere nella banale immaginazione di sapere che una volta qui era tutto diverso; la considerazione interessante è che tutta questa zona ci ha lasciato elementi reali e ancora oggi visibili per poter studiare e vedere l’evoluzione del nostro pianeta.

Associazione Culturale Chiei da Lamont

La cosa rara è proprio questa: l’urbanizzazione nel pordenonese ha creato agglomerati di interesse storico e culturale unici e sapere che oltre a tale peculiarità ci sono ancora presenti fossili che ci raccontano di una storia di milioni di anni fa, rende tutto ancora più affascinante. L’attività dell’Associazione Culturale Chiei da Lamont è naturalmente quella di far conoscere la consistenza di tale fenomeno e ha creato percorsi dove si possono trovare e ammirare questi resti antichissimi. Nel prossimo articolo parleremo dei percorsi geografici e museali d’interesse turistico e culturale.

Marca Aperta

marca aperta, logo
Rivista di informazione e cultura.