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Turismo FGV: Udine. Pordenone e Gorizia

Città del Friuli Venezia Giulia

Turismo Fvg: Gorizia, Udine e Pordenone

Turismo FVG: Luoghi e situazioni innumerevoli si trovano nell’estremo nord est dell’Italia. Una regione ricca di spunti paesaggistici, il Friuli Venezia Giulia, da vedere e scoprire con tempi e modi tali da lasciare una traccia della bellezza trovata. Tradizioni, divertimenti, luoghi e arte sono nascosti in borghi bellissimi, ma non sono nascosti a chi li vuole scoprire: Gorizia, Pordenone e Udine sono tre città particolari e spettacolari.

Usiamo il tempo come aiuto per descrivere le caratteristiche di queste perle del turismo FVG: raggiungerle è facile perché tutte servite da comode autostrade e pronte ad accogliere ogni tipo di richiesta.

Pordenone

Il primo giorno ci si ferma a Pordenone. La bellezza della città è racchiusa nel vecchio nucleo urbano da Via Mazzini a tutto Corso Vittorio Emanuele II. Sul tragitto si affacciano ai lati edifici e porticati di forme gotiche, rinascimentali, barocche e neoclassiche. Il Palazzo Comunale insieme alla Torre dell’Orologio racchiude questi resti. Il Duomo che si erge di fronte al corso è stato eretto in onore di San Marco intorno al XIII secolo e poi, per rendere la struttura completa, è stato affiancato dal maestoso campanile. Sul portone oltre alle rappresentazioni religiose sono raffigurati i segni zodiacali, prove di credenze e superstizioni popolari. Palazzo Ricchieri, uno dei più antichi della città, racchiude al suo interno il Museo Civico d’Arte: il palazzo è costruito a modi fortezza per essere a difesa della famiglia omonima dei Ricchieri dagli invasori.

Udine

Il secondo giorno lo passiamo a Udine, città a misura d’uomo: la vita degli abitanti è considerata più lenta rispetto alla provincia. Il centro toponomastico della città si trova a Piazza Libertà che si apre come una messa in scena teatrale ai piedi del colle: troviamo il Palazzo del Comune, il Porticato di San Giovanni e la Torre dell’Orologio. Qui troviamo due miti affascinanti: il Panificio del Torre, ricco di gustosi dolci locali e la Farmacia Colutta, dove si trova l’Amaro di Udine da sempre “l’amaro più amaro d’Italia”. E poi come non parlare del vino Tocai che, insieme alle numerose osterie, sono pronte a offrire oltre che all’ottimo vino anche bocconcini di polenta. Finiamo la passeggiata lasciando alle spalle il porticato di San Giovanni e l’Arco Bollani, costruito nel 1556 dal Palladio, e raggiungiamo il Castello di Udine che si presenta oggi come un elegante palazzo difeso dall’ombra di cedri. La leggenda narra che il colle su cui si erge sia l’accumulo della terra portata con gli elmi dei soldati di Attila, per far ammirare al condottiero, Aquileia in fiamme dopo il suo passaggio.

Gorizia

Il terzo giorno è dedicato a Gorizia, punto di congiunzione tra le culture slava, germanica e latina. Lungo le sue vie si ascoltano termini di molte lingue differenti e il confine sloveno la proietta nel mondo balcanico ricco di storia. La storia di Gorizia si raffigura nel Castello, un maniero risalente all’anno 1000, costruito a difesa delle invasioni straniere: dai bastioni si ammira completamente la città, e una volta respirato il paesaggio suggestivo, la cultura entra nell’anima visitando il Museo del Medioevo Goriziano, arredato con pezzi originali. La Chiesa di Sant’Ignazio è un’apoteosi di barocco e il Parco di Piuma Isonzo, a soli cinque minuti dal centro, è un curvilineo omogeneo ondeggiare di colline.

Tre giorni, tre città, tre province, una sola bellezza: il Friuli Venezia Giulia.

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