Home / Storia / Beethoven sta a Treviso. Quasi una fantasia nel video racconto
Beethoven a Treviso
Beethoven a Treviso

Beethoven sta a Treviso. Quasi una fantasia nel video racconto

Auguri Beethoven!

La Fondazione Studi e Ricerche Benetton propone il video racconto sul canale Vimeo di “Quasi una fantasia” a 250 anni dalla nascita di Ludwig van Beethoven (1770-1827).

La prima puntata si è svolta il 9 febbraio la seconda e terza puntata sono martedì 16 e 23 febbraio alle ore 20.30. “Quasi una fantasia” è dedicato a Ludwig van Beethoven perché è considerato il compositore più rappresentativo di una Europa nuova e piena di speranze.

La regia è di Marco Pavan, l’idea è di Stefano Trevisi, e il documentario in tre puntate racconta la vita del compositore tedesco, dal suo anno di nascita, il 1770, fino a giungere del periodo storico che gli studiosi chiamano “il secondo periodo” nel 1817.

Nella prima parte la creatività degli autori percorre la lettura delle lettere e dei diari di Ludwig van Beethoven e poi l’esecuzione musicale di diverse pagine selezionate.

Il progetto nasce per la divulgazione nelle scuole attraverso il tema di un ragazzo ricco di talento, che, nella Vienna patria europea della musica, trova il terreno più idoneo per far fiorire il suo genio.

La vita del compositore è colma di episodi e accadimenti raccontati qui con il proposito di vivere insieme il grande compositore tedesco ai giovani e di far conoscere il compositore.

Il messaggio che esce è non fermarsi di fronte a una grande tragedia della sua sordità, bivalente di potente limite di esistenza e di forte carattere nel comporre musica, nell’intrattenere relazioni personali, come testimoniato dai suoi Diari e dai suoi Quaderni di conversazione.

La prima puntata già andata in onda, la seconda racconta la conquista di Vienna da parte di Beethoven, una storia piena di sorprese sul cui sfondo si muovono importanti personaggi, compositori come Haydn e Mozart e scrittori come Goethe.

Nella terza puntata, c’è un Beethoven che ha appena scritto di sua mano il famoso testamento di Heiligenstadt, una situazione tumultuosa che lo porta al suicidio celebrale.

Siamo nel “periodo eroico”, che molto si avvicina a quella sua immagine leggendaria conosciuta dai più, cioè un compositore affascinato dalla figura di Napoleone, ma poi deluso, a Bonaparte per tradire, lentamente quegli ideali di dell’Europa unita e libera dai vincoli politici in cui il compositore credeva.

Il racconto finisce nel 1815, anno del Congresso di Vienna, che vede un cambio di rotta storico e che Beethoven segna nelle sue lettere come uno degli anni fondamentali della sua vita.

Marca Aperta

marca aperta, logo
Rivista di informazione e cultura.