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Biagio Marin: il poeta ed il mare

Biagio Marin

Biagio Marin – L’uomo ed il mare

Biagio Marin, uno dei più importanti poeti dialettali italiani, nasce il 29 giugno 1891 a Grado. Orfano di madre nei primi anni di vita, viene allevato dalla nonna paterna. Dopo gli studi classici a Gorizia, nel 1911 si trasferisce a Firenze dove frequenta l’ambiente letterario della “Voce” di Prezzolini e dove conosce scrittori giuliani come lui (Slataper, Giani e Carlo Stuparich, Saba, Giotti), ma anche personalità del calibro di Jahier, Salvemini, Amendola; nel capuluogo toscano ha anche la possibilità di approfondire la propria conoscenza della cultura rinascimentale che da sempre esercita in Marin un enorme interesse.
Nel 1912 Biagio Marin si trasferisce nuovamente, si sposta a Vienna dove per due anni frequenta la facoltà di filosofia, dove fa la conoscenza con il pedagogista austriaco Forster che avrà una grande influenza sulle sue scelte lavorative e personali.
Nel 1914 si fidanza con Pina Marini, che sposerà l’anno successivo e dalla quale avrà quattro figli. Con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale Biagio Marin è costretto ad assolvere i suoi obblighi militari come suddito asburgico, ma riesce a disertare per arruolarsi come volontario nell’Esercito Italiano cosa che però riuscirà a fare solo dopo Caporetto a causa della tubercolosi che nel frattempo lo aveva colpito.

Finita la Prima Guerra Mondiale si laurea a Roma in filosofia, e dopo vari lavori e la tragica morte del figlio Falco in Slovenia (1943) Biagio Marin dal 1968 torna a Grado dove resterà fino alla morte avvenuta nell’85. Durante la sua vita Biagio Marin ha collezionato numerosi premi letterari, tra i quali il premio Bagutta, il Cittadella e il premio Viareggio. Nel 1981 il poeta è stato proposto per il Premio Nobel.

Biagio Marin – Le opere

Fra le raccolte di versi, pubblicate a partire al 1912 con “Fiuri de tapo”, segnaliamo: “Le litànie de la Madona” (1949), “Solitàe” (1961), “Elegie istriane” (1963), “In non tempo del mare” (1965), “El mar de l’eterno” (1967), “I canti de l’isola” (1970 – raccoglie tutte le poesie pubblicate fino al 1969), “La vita xe fiama” (1972), “A sol calao” (1974), “El critoleo del corpo fracassao” (1976, dedicata a Pasolini), “In memoria” (1978), “Nel silenzio più teso” (1980), “Poesie” (1981), “La vose de la sera” (1985).

Biagio Marin ha scritto anche versi in italiano (segnaliamo: “Acquamarina” del 1973) e prose; diversi i contributi critici, fra cui quelli di Guagnini, Bo, Pasolini, Serra, Marabini e Magris. Tra le sue opere di prosa ricordiamo: Grado l’isola d’oro, (1955); Gorizìa la città mutilata, (1956); I delfini – Slataper, (1965); Strade e rive di Trieste, (1967).

Premio Biagio Marin

Premio nazionale con cadenza biennale, uno dei più importanti premi a livello nazionale dedicato alla poesia in dialetto e nelle lingue delle minoranze linguistiche storiche, il premio Biagio Marin è riservato alle poesie scritte in dialetto e il vincitore viene premiato nel mese di Ottobre a Grado. La prima edizione del premio è del 1991, anno in cui il Centro Studi Biagio Marin decide di onorare la memoria del poeta attraverso un concorso che premiasse poeti dialettali.

Il premio nel corso degli anni si è arricchito della collaborazione e dell’intervento di importanti poeti, studiosi ed editori italiani, tra cui: Carlo Bo, Franco Loi, Franco Brevini, Vanni Scheiwiller, Pier Vincenzo Mengaldo, Cesare Galimberti, Giovanni Tesio.

Il Premio Biagio Marin è diviso in tre sezioni (premio Centro Studi Biagio Marin per la Poesia in dialetto, Premio Comune di Grado per la saggistica e personalità della Cultura, e Premio Fondazione Carigo per la Saggistica su Biagio Marin e poesia) ed è organizzato dal Centro Studi Biagio Marin di Grado in collaborazione con il Comune di Grado e la partecipazione della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia e la Fondazione Carigo. Il Premio nel corso degli anni oltre ad un enorme successo di pubblico e critica ha anche ricevuto la medaglia dell’ex Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano.

Tra i vincitori del premio Biagio Marin, sezione “Un libro di poesia” ci sono tra gli altri: Paolo Bertolani per «Diario Greco» (1991), Amedeo Giacomini per «Antologia privata» (2001),  Franca Grisoni con L’ala (2005).

(Fonti: biagiomarin.it; wikipedia)

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