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Gamelan: musica sacra dall’Asia

Gamelan: tra musica e sacralità

Dall’inizio del secolo scorso i visitatori occidentali furono affascinati dal suono scintillante, dalla vitalità e dal virtuosismo della musica del “Gamelan” delle isole di Giava e Bali, tipica di quei posti dove non esiste quotidianità senza sacralità.

La parola “gamelan” è una parola giavanese che significa “orchestra”, con riferimento agli strumenti che compongono l’insieme. Anche se troviamo altri tipi di musica e ensemble in tutto il Sud-Est asiatico, come ad esempio in Thailandia e Cambogia, la musica gamelan è diffusa soprattutto in quattro isole vicine: Java, Madura, Bali, Lombok.

Uno, tutti, cento Gamelan

Ci sono un gran numero di “gamelan”, sia per il numero di strumenti utilizzati sia per le dimensioni dello stesso. Queste orchestre possono variare da pochi strumenti portatili, suonati da un gruppo di tre o quattro musicisti, fino a grandi gruppi composti addirittura da venticinque musicisti e tra i dieci e i quindici cantanti.
I più grandi “gamelan” sono di proprietà di ricchi mecenati, spesso burattinai, che in Indocina sono una professione considerata in modo completamente diverso che non da noi, o di particolari istituzioni come banche, scuole e uffici governativi. La musica “gamelan”, soprattutto quella di origine giavanese, viene eseguita e apprezzata da persone di ogni ceto sociale.
Spesso i gruppi “gamelan” sono di accompagnamento a spettacoli di danza e di teatro e, soprattutto, è di accompagnamento al “wayang kulit“, il noto teatro delle ombre di marionette di origine anch’esso giavanese.

Il “dhalang”

Il “dhalang”, il burattinaio, opera dietro uno schermo bianco illuminato, come tradizione vuole, da una lampada che brucia olio di cocco. Un altro tipo di teatro a cui l’orchestra “gamelan” fa da accompagnamento è il “wayang wong”, un forma di teatro dove gli attori ballano e cantano sulle note della musica. Il “gamelan” viene usato anche per le manifestazioni più comuni come matrimoni, circoncisioni e compleanni.
In una tipica orchestra giavanese di “gamelan”, gli strumenti seguono tradizionalmente questo schema: ci sono gli strumenti che danno il ritmo ( di solito sono gong di varie dimensioni), ci sono strumenti melodici (il “Suling”, un flauto, e il “Rebab”, un violino che svolge il “balungan”, cioè la melodia fissa), e poi ci sono gli altri strumenti che creano il suono tipico della musica “gamelan”

Gamelan – Differenze tra musica giavanese e musica balinese

Una particolarità della musica giavanese, a differenza di quella balinese, è che i musicisti tendono ad “improvvisazione”. Non è un’ improvvisazione nel senso occidentale del termine, ma viene intesa più nel senso di essere in grado di sviluppare, abbellire e “migliorare” un pezzo mentre viene eseguito. Eppure, i musicisti non possono andare oltre certe regole tradizionali, essi “non esprimono sentimenti personali, ma, anzi, svolgono le loro personali interpretazioni della tradizione” (Susilo). Hanno anche cinque differenti tipi di improvvisazioni. In questo senso, i musicisti non imparano un determinato pezzo, ma una struttura che appartiene più a un modo tradizionale di trattare la musica. Per questo motivo, i musicisti che non hanno mai suonato insieme possono spesso eseguire un pezzo senza molta pratica.

Musica per l’anima

Se non avete mai sperimentato il suono, preparatevi a rimanere stupiti e commossi. Queste percussioni melodiche creano un tessuto intricato di suoni e, per alcune persone, anche un’ esperienza ipnotica; c’è poco quindi da meravigliarsi che le persone che hanno più familiarità con il gamelan lo amano alla follia.
Il “gamelan” è conosciuto in Occidente dalla fine del 1800 e in Italia oggi appartiene ancora solo al ristretto mondo dell’etnomusicologia. Durante l’esposizione universale di Parigi nel 1889 Claude Debussy udì un gruppo di musica gamelan (in quella occasione il complesso era di Sunda – Giava dell’Ovest) e ne rimase talmente affascinato da inserire questo genere in alcune sue composizioni: nel brano “Pagodes“, dalla Suite per pianoforte “Estampes“, si possono ascoltare scale, melodie, ritmi di gamelan. 

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