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Marco Chiurato: da grande voglio fare il fallito

Marco Chiurato

L’arte di dire tutto

Marco Chiurato è stato copertina della nostra rivista e dopo alcuni anni ci siamo nuovamente incontrati per unire ciò che è bello. Piace soprattutto l’uomo ma è grazie alla sua arte che Marco Chiurato è apprezzato ovunque. Quando si guarda una sua opera d’arte, si rimane subito sorpresi e incantati: tutto si ferma per sentire quello che la sua l’espressività artistica comunica.

Venezia vs Las Vegas unica – sporca – pulita – finta” vetri di Marco Chiurato, è l’opera che ha proposto il 19 marzo 2017 a Treviso.

Proponiamo un’intervista che risalta ancora l’animo conflittuale dell’artista con la realtà esterna.

 

  • Marco, com’è cambiata la sua vita in questi tre anni?

Meglio di chi ha cambiato la mia vita!

Penso di essere diventato più consapevole della cattiveria umana.

Penso di essere diventato xenofobo nei confronti delle talpe famigliari.

Penso di essere diventato un possibile omicida che possa colpire da un momento all’altro i cervelli invisibili con il mio fucile mod. Rancore73!

Penso di avere bisogno di un buon curatore che aggiusti il “tiro”.

Penso che la mia arte sia cambiata, sia diventata inutile per chi la segue e utile per chi la snobba.

Penso che la mia intimità sessuale sia cambiata.

Penso che il mio cambiamento non freghi un caxxo a nessuno!

 

  • Che cosa ama e che cosa non sopporta?

Io amo ciò che non sopporto e non sopporto ciò che amo.

 

  • Come si può definire la sua arte e quali sono i confini?

Si definisce da sola, si demolisce da sola, si consuma nel nascere, è un miraggio che vedo solo io, è un pre-orgasmo bloccato nel nascere.

La mia arte la definirei “IL NULLA” creata nel deserto dove i confini sono solo dei miraggi.

 

  • Dove raccoglie l’ispirazione del creare?

È l’ispirazione che mi cerca, e quando riesce a incontrarmi, mi blocca tenendomi per il collo quasi a soffocarmi, quando capisce che sono al limite molla la presa e si lascia creare.

 

  • In che modo partecipa la tecnologia alle sue creazioni?

La tecnologia ha un ruolo fondamentale per veicolare il messaggio ma non è indispensabile per creare arte!

 

  • I colori servono o è sufficiente il bianco?

Servono i colori della sensibilità e il bianco dell’umiltà.

 

  • Che cosa vuol fare da grande?

Da grande voglio fare il fallito

 

Marco Chiurato – Biografia

Marco Chiurato nasce a Marostica il 13 settembre 1973, dove vive e lavora.
Intraprende il percorso artistico dal 2004 attraverso un’espressione tra scultura, videoart e istallazioni.Per capire l’origine del suo operato dobbiamo risalire al lavoro di pasticcere, che gli insegna a trasformare con le mani la dolce materia in qualcosa di bello da vedere, gustoso da assaporare e dall’inebriante profumo. Il suo primo impegno è una campagna pubblicitaria per la Diesel e di seguito l’Installazione “Bambini Cattivi” per il Festival Umoristico di Marostica e la personale Passioni Scolpite Linea 79 del 2005.

Diventa testimonial per la campagna pubblicitaria Illy fotografato dall’artista Maurizio Gallimberti e crea una campagna pubblicitaria contro il doping con Silvio Martinello. Presente alla Triennale Design Museum di Milano con “Casanova” in cui l’artista compare con il suo lavoro sulla rivista “MADE”.

Arriva poi la Biennale di Venezia 2011, realizza “Cleto Munari+1” una performance video “Invidia”dove l’artista compare con lo stesso Munari. Realizza la mostra “SIT!”, che rappresenta la dolorosa realtà delle donne acidificate. La mostra, riproposta anche a Udine, è stata patrocinata dall’UNESCO.

Marco Chiurato: Contatti

Per conoscere l’artista:

www.marcochiurato.com

info@marcochiurato.it

 

 

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