Home / Mostra / Mostra – Man Ray
Man-Ray e Salvador Dali
Man-Ray e Salvador Dali

Mostra – Man Ray

Mostra – Man Ray a Villa Manin.

La mostra di Man Ray a Villa Manin di Passariano (in Friuli vicino a Codroipo) è una mostra da non perdere. Man Ray, Emmanuel Radnitzky, nato a Filadelfia nel 1890 da famiglia ebraica immigrata dalla Polonia, è autore di alcune delle opere più celebri del ventesimo secolo: Le violon d’Ingres, (nudo femminile con due chiavi di violino) e Cadeau, (ferro da stiro con una fila di chiodi). Amico di Salvador Dalì ( nella foto) e di molti artisti importanti di un’epoca piena di creatività fu un esponente importante del Dadaismo.

“Dipingo quello che non può essere fotografato. Fotografo quello che non voglio dipingere. Dipingo l’invisibile. / Fotografo il visibile.”

La mostra di un artista sia fotografo, che pittore, ideatore di oggetti e autore di film sperimentali, racconta a

Metronomo di Man Ray

Metronomo di Man Ray

Villa Manin più di trecento opere che seguono Man Ray tra Stati Uniti ed Europa, amori e amicizie. Man Ray non distingueva infatti fra arte e vita, fra interesse estetico e sentimentale, desiderio ed invenzione visiva. La mostra espone le diverse espressioni dello stile dell’artista, talvolta quasi disorientanti nel loro carattere enigmatico. Si possono cogliere gli elementi di continuità nell’opera di Man Ray, le curiosità e le ossessioni che la punteggiano.

Mostra di un artista surreale che si esprime anche nei film sperimentali girati negli anni Venti: Retour à la raison, Emak Bakia, Les Mystères du Chateau du dé, Etoile de mer, oggi unanimemente considerati dei capolavori.

Man Ray da NY a Parigi

Man Ray a New York vive tra gli artisti più avanzati e stringe amicizia conMarcel Duchamp con cui condivide la passione per gli scacchi. Impara molto e quindi sbarca nel 1921 a Parigi, accolto da numerosi colleghi artisti. Emigra convinto che a New York non sia possibile diffondere una nuova arte.

Man Ray è infatti uno sperimentatore e un innovatore e i movimenti artistici cui si avvicina, dadaismo e surrealismo in primo luogo, rappresenteranno lo spunto per invenzioni sempre nuove in campo fotografico, come i rayograph e le solarizzazioni, in pittura, nella cinematografia e nella creazione di oggetti e assemblaggi.

Ma Ray e la guerra

MAN RAY ferro da stiro

MAN RAY ferro da stiro

La guerra, dopo venti anni di intensissima attività artistica, lo rimanda negli Stati Uniti, ma non per molto. Nel 1951 l’artista, con la moglie Juliet sposata nel 1946, fa ritorno a Parigi. Man Ray realizza molti ritratti della moglie Juliet dimostrando una grande capacità di immaginare soluzioni formali sempre diverse.

Le Violon d’Ingres, la celebre donna-violino, ritrae Kiki de Montparnasse, modella d’artisti, cantante e attrice con cui Man Ray visse una appassionata storia d’amore. La celeberrima serie Erotique voilée ci restituisce la bellezza di Meret Oppenheim e ci permette di coglierne il fascino disinibito e vagamente inquieto che ritroviamo nelle sue opere d’artista.

Man Ray da abile ritrattista, realizza, fra gli anni venti e trenta, numerose immagini per il mondo della moda e per le riviste Vogue e Harper’s Bazar. Fotografo eccentrico e surrealista in libertà in quella società fatta di figure geniali Man Ray si ritrova a scattare straordinari ritratti a scrittori come James Joyce e Gertrude Stein, ad aristocratici come la Marchesa Casati ( amante di  D’Annunzio) ed ai colleghi artisti, Picasso, Braque, Henri Matisse, Max Ernst, e naturalmente a donne con un fascino tutt’oggi ancora irresistibile.

Mostra di MAN RAY a villa Manin : 13 settembre 2014 – 11 gennaio 2015

ORARI DI APERTURA: dal martedì a domenica: 10-19. Chiuso lunedì

INGRESSI
€ 10,00 intero
€ 8,00 ridotto
€ 5,00 ridotto gruppi
Servizio di audioguida (italiano, inglese) compreso nel biglietto di ingresso
Biglietti acquistabili fino a 45 minuti prima della chiusura del la mostra

Man Ray le foto

Man Ray le foto

PER ACQUISTARE I BIGLIETTI ONLINE: CLICCA QUI

Mostra a villa Manin

Man Ray  artista poliedrico

Marca Aperta

marca aperta, logo
Rivista di informazione e cultura.