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PERCORSI DIVERSI: una settimana dedicata alla fotografia

PERCORSI DIVERSI
Quattro itinerari espressivi

Una settimana dedicata alla fotografia, vista e percorsa, su quattro itinerari diversi: Roberto Romagnosi, Alberto Monesi, Giovanni Vezzoli e Michela Ghidini hanno esposto il risultato della loro espressività d’immagini, presso i locali ex anagrafe del comune di Calcio (Bg). Il pubblico ha risposto molto bene a questa forma espressiva, insieme agli appuntamenti culturali all’interno della settimana, che ha contato più di seicento visite, un notevole risultato che ha lasciato tutti i partecipanti molto soddisfatti. Quattro profili di espressività, quattro forme di passione amatoriale che sono diventate presto amate dal pubblico e dagli appassionati dell’arte delle immagini fermate per l’eternità.

La nascita dell’arte fotografica

La nascita dell’arte fotografica si è creata intorno allo strumento capace di registrare e fermare il mondo che circonda l’essere umano attraverso l’effetto della luce. Si data intorno all’Ottocento la nascita di questa arte, che riproduce il colore attraverso la luce, ferma attimi e momenti di vita normale e concreta, facendoli diventare eterni. Le arti visive si arricchiscono di un elemento che usa un diverso strumento che negli anni è diventato sempre più tecnologico portato l’estetica dalla materiale al digitale.

Roberto Romagnosi: The Sixth Sense

Roberto Romagnosi, espone “The Sixth Sense”, un percorso sensoriale visivo, rivolto dalla sua anima: la vista, il tatto, il gusto, l’udito e tutto l’insieme.
Alberto Monesi, con “Acqua” viaggia nelle immagini paesaggistiche espressive, di amore per i colori, le sfumature e l’ingegno del momento e la perdita di orientamento. L’acqua vista in sue diverse forme: scorre, spruzza, onde, movimenti e vita. Focalizza le immagini e trova la via.
Giovanni Vezzoli, attraverso “Ritratti” fa vivere momenti dello scorrere della vita: il bambino carnevale, la bambina che cresce, la donna che balla e la vita che lascia i segni sul volto. Presenta anche delle stampe sulla città lagunare di Venezia, a corollario della serata del 10 dicembre, quando l’editore Mario Fontana, presenta una Venezia misteriosa, insieme a passi del libro “Storie Noir Veneziane” di Franco Alesci (ed. Espressioni di Marca Aperta).
Michela Ghidini, con “Dreams” trova spazio una visione spaccata delle persone, come le riconosce in sogno. Michela ci dice: “Sogno sempre persone senza testa, e allora io esprimo quello che vedo”.

Venezia Misteriosa

All’interno della mostra, si sono concentrati due momenti di cultura interessanti: la presentazione di una Venezia misteriosa, la visita alla città attraverso le leggende meno conosciute ai turisti e al pubblico, insieme alla letteratura del romanzo, nei luoghi di maggiore espansione della Repubblica di Venezia, mettendo a conoscenza del pubblico, che la Serenissima è stata una repubblica di ampio sfarzo e potenza.
La mostra si è terminata con un momento d’intrattenimento dei bambini, con Cristina Carminati, giocando con i colori e disegni e le storie che più amano.

Il paesaggio e l’architettura sono i soggetti antipodi dello strumento fotografico che poi, in seguito è diventato lo strumento principe per la raffigurazione delle persone e del loro status sociale. Oggi è segno di momenti di vita quotidiana, oppure di una forma d’arte visiva, artistica ed espressiva che dona qualcosa di nuovo ed esteticamente bello.

Il successo della manifestazione

L’organizzazione, ha rilevato che, il pubblico, che ha visitato la mostra non arriva solo dai cittadini di Calcio, ma ha avuto anche persone arrivate dalle province vicine, segno che la preparazione alle forme visive, e la cultura in tutti i generi, interessano e attira interesse e curiosità.
La passione e l’amore per l’arte e in particolar modo della fotografia, sicuramente troverà altri momenti e spazi espositivi, nei prossimi mesi e noi saremo presenti per informare e condividere la cultura con tutti.

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