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I pittori dimenticati: Gaspare Diziani

GASPARE DIZIANI: La bravura che confonde

Gaspare Diziani, pittore bellunese nato nel 1689, suscita una profonda ammirazione negli ambienti artistici veneziani grazie alla scuola di Antonio Lazzarini, Gregorio Lazzarini e a Sebastiano Ricci.

Sappiamo apprezzare i pittori che non sono sempre visti come importanti e significanti nell’ambiente artistico italiano e invece raggiungono un notevole successo grazie alla loro passione e ispirazione vista da nobili e maestri d’arte.

Il Diziani impara talmente bene la tecnica e le ispirazioni artistiche del maestro Sebastiano Ricci che alcune sue tele sono confuse: un chiaro segno di un eclettico stimolo artistico e pittorico. Il colore e le forme plastiche entrano a far parte di una spiccata e innata veste artistica che Venezia inebria.

La vita di Gaspare Diziani da Belluno si sposta subito a Venezia, quando i genitori Giuseppe e Giustina notano il grande spirito raffinato del figlio Gaspare: dalla scuola di Antonio Lazzarini lo iscrivono a Venezia dal maestro Gregorio Lazzarini e poi da Ricci. Ne escono il colorismo e la plasticità delle forme.

La riuscita visione dell’impossibile che diventa parte contestuale di una tela, si trova nello spostare l’occhio che rileva tutto, da un ambiente ad un altro, sentendo diverse forme di arte: sperimentare e provare sono azioni chiare di una continua mai appagata curiosità.

L’incontro con Alessandro Mauro

Gaspare Diziani conosce lo scenografo Alessandro Mauro e con lui inizia il suo cammino nei teatri di tutta Europa: si fermano a Dresda, Monaco di Baviera, Madrid e Vienna. Il teatro e le chiese sono il fulcro di creatività e azione: la materia è spirito che si formalizza. La via delle opere sacre coinvolge anche il Diziani che dal 1720 si sposta a Roma seguendo le attività architettoniche e i servizi del cardinale Pietro Ottoboni.

Egidio Martini nel 1968 arriva a considerare Gaspare Diziani non un minore della pittura veneta del Settecento, ma subito dopo il Tiepolo, il Guardi e il Piazzetta, quando è lodato nel Settecento e ignorato nell’Ottocento.

Gaspare Diziani lavora per il conte Giacomo Carrara grazie a una raccomandazione del pittore Francesco Zuccarelli e subentra al defunto Bortoloni alla conclusione delle decorazioni nella chiesa di San Bartolomeo della Gloria del SS. Sacramento a Bergamo.

Trasferitosi da Belluno a Venezia in età giovane studia le correnti pittoriche storiche ed è coinvolto e ammaliato dalla statuaria barocca: è fondatore e presidente dell’Accademia a Venezia.

Gaspare Diziani muore nel 1767 a Venezia.

Gaspare Diziani: Opere Fondamentali

  • Maria Maddalena – Chiesa di Santo Stefano – Belluno
  • Ingresso a Gerusalemme – San Teodoro – Venezia.
  • Ultima cena – Chiesa parrocchiale di Roncade – Treviso
  • Antioco e Stratonice – Bowes Museum – Contea di Durham, Regno Unito.
  • Coppia in una foresta – Dallas Museum of Art – Texas.
  • Gli dei dell’Olimpo – Museo dell’Ermitage – San Pietroburgo, Russia.

Gianni Fellissent

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Antropologo