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rosa mezzera, pittrice
Dipinto di Rosa Mezzera

Rosa Mezzera: paesaggi d’autore

ROSA MEZZERA: La prima pittrice di Brera

Rosa Mezzera è l’anima e l’amore della pittura, ma era povera. Si forma come paesaggista, tanto che le sue opere, seppur poche, sono esposte in tutto il mondo. L’aspetto fisico non proprio bello, gobba, sformata ha che di bello l’anima, non ha aiutato il diffondersi della sua arte, fino al momento in cui i maggiori critici del tempo si accorsero della magnifica forma artistica, e allora qualche commissione la riceve.

Un talento che la pone tra i migliori paesisti del tempo, Rosa Mezzera è riconosciuta dagli amici come una talentuosa pittrice, che però non riesce ad avere commissioni, perché le persone si fermano alle apparenze, in un momento tumulto universale o solo per essere pittrice in un tempo di soli pittori.

Rosa Mezzera è la prima donna ad accedere all’Accademia Brera di Milano

Rosa Mezzera nasce nel 1780 a Bergamo ed è la prima donna ad accedere all’Accademia di Brera di Milano, dove tutt’oggi sono conservati i documenti storici che la riguardano.

La carriera si svolge principalmente a Roma, e nella città pontificia, riesce nel 1815 ad avere la pensione dell’Accademia delle Belle Arti: in quell’anno ci fu la Restaurazione austriaca e questo fatto storico contribuisce a rasserenare la vita della pittrice.

La continua ricerca di cose nuove ci fa percorrere un territorio poco battuto: le donne artiste in Italia ci sono e sono di grande talento, le lande desertiche, il miraggio di un’oasi a volte si manifesta veramente. I documenti recitano che sono molte le pittrici presenti nel panorama artistico italiano, si conoscono frammenti del Seicento e Settecento, ma pochissimo dell’Ottocento, anche se il repertorio di monografie, cataloghi sulle singole figure e movimenti ce ne sono.

Talentuosa ma sfortunata

Rosa Mezzena è una pittrice sfortunata, sempre sotto l’occhio dei pregiudizi del tempo, che trova la sua innata pittura talentuosa ammirazione oltre i confini italiani, tanto da essere eletta “accademica di merito dell’Accademia romana di San Luca, quale eccellente Paesista ad olio”, nel 1808.

L’artista è una figura romantica, inserita nel Neoclassicismo dei suoi paesaggi alla Claude Lorrain, dipinge paesaggi sottili lumeggiature nell’acqua, controluci nelle fittissime fronde, vaste pianure assolate, catene montuose appena distinguibili e vibrazioni di luci nel bosco e sottobosco.

Soggetto primario dei dipinti appare la natura idilliaca, tradizionalmente nel paesaggio classico o storico di Claude Lorrian, dove regna una grande armonia tra il mondo naturale e l’uomo.

Tra  i migliori paesisti del tempo

A più titoli degno di lode” è la commissione dell’Accademia di Brera, nel 1807, di “Vicinanze di Roma con effetto di tramonto, fiume, figure, edifici” eseguito nel 1806 ed esposto nella stessa Accademia  nel 1807. L’osservazione e lo studio della natura porta Rosa Mezzera a progredire il senso armonico dei colori sfruttando tutte le luci che intervengono nel giorno e nella notte: il verde smeraldo delle onde che s’infrangono sulle rocce va schierandosi fino ai nebulosi toni rosati dell’orizzonte che s’intravedono anche dietro i grossi tronchi degli alberi animata dai bagnanti e pescatori.

Un talento che la pone tra i migliori paesisti del tempo, dietro solo a Francesco Fidanza, ma che non ha potuto esprimere con numerose opere. Il suo catalogo è molto esiguo, e la morte la accoglie nel 1826 nella città pontificia.

Gianni Fellissent

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Antropologo